ðóññêàÿ âåðñèÿ  acebook twitter mappa del sito

Il centro italiano

Il centro Italo-Russo per le ricerche su mass-media, cultura e comunicazione

I moderni cavalieri della vela. Alexandra Pobedinskaya

Sole, sabbia rovente, mare e yacht, e non una ma tante vele bianche come la neve si sono incontrate per la regata "Coppa Andrea Trombini" a Marina di Ravenna nel pieno dell'estate, dall'11 al 15 luglio.

«Quest'evento si può paragonare a un torneo cavalleresco: non ci sono secondi o terzi, qui c'è solo un vincitore. Forse è per questo che la regata ti prende l'anima, e ti permette di provare delle emozioni fortissime» disse una volta il geniale costruttore navale Giovanni Ceccarelli.

Nonostante questo sia davvero un appuntamento importante nell'ambiente velico, non si può dire che a Marina di Ravenna ci sia una gran folla. Spesso gli appassionati si limitano a seguire i risultati pubblicati sui giornali o sui siti internet. Chi invece può accorrere sulla costa adriatica, si precipita a godersi lo spettacolo con i propri occhi. Per gli smarriti turisti stranieri, lo “scudetto Trombini” senza dubbio è stato un piacevole diversivo rispetto alla classica giornata afosa sulla spiaggia. Per tutti quelli a cui interessa l'Italia, la vela rappresenta un fenomeno nuovo, che caratterizza questo paese al pari di altri elementi tipicamente italiani come “moda”, “cucina”, “pittura”, “musica”, “Formula 1” e “Moto GP”.

Il pubblico italiano non si è lasciato sfuggire l'occasione di poter salutare di persona le stelle di casa, l'equipaggio di “Luna Rossa”, appena tornato dall'ultimo importante evento del mondo delle regate, il campionato American's Cup, che si è svolto a Valencia, Spagna, e di godersi la loro maestria.

A proposito, tra gli ospiti c'erano anche il signor Prada, sponsor e proprietario di Luna Rossa, e Andrea Trombini, il “padre” della regata, il quale insieme agli ospiti vip ha seguito i momenti più avvincenti della gara dal suo motoscafo.

La storia di questa coppa è molto semplice. Andrea Trombini ha “inventato” questa regata all'inizio degli anni ´90. A quei tempi, le regate si svolgevano soprattutto negli Stati Uniti e negli altri paesi europei, e all'imprenditore italiano venne voglia di dar vita a qualcosa di proprio.

Uno speciale modellino di veliero fu elaborato da un amico di Trombini, il già ricordato ingegnere navale Giovanni Ceccarelli, in un ristorante di Marina di Ravenna già nel 1996, tra un piatto di tagliatelle e delle costine di maiale con patate e pomodori. Il primo schizzo del futuro veliero “Tom 28” fu abbozzato direttamente sul menù. Questa imbarcazione in seguito ha conquistato nel mondo della regata un posto di tutto rispetto.

Da allora sono passati 11 anni. Questi moderni cavalieri continuano gli inseguimenti, anche se a dire il vero, a differenza del Medioevo, in palio non c'è il cuore di una bella dama, ma l'onore della vittoria e l'oro dei trofei.

Trad. Giulia Pellegrini